Budapest, 19 mag. (TMNews) - E' ripreso a Budapest il processo
a Sandor Kepiro, il novantasettene alla sbarra per crimini
di guerra nazisti, imputato eccellente della lista 'Operation
last chance' (Operazione ultima possibilità) lanciata dal
Centro Wiesenthal per tentare di chiudere alcuni dossier
prima che sia troppo tardi. Quello di Kepiro era già stato
aperto negli anni quaranta, con due condanne per gli stessi
fatti imputati ora - implicazione nel di Novi Sad del 1942
- ma l'ex gendarme delle forze ungheresi che collaboravano
con la Wehrmacht in quello che oggi è territorio serbo fuggì
prima di finire in prigione. Il 10 maggio il nuovo processo
era stato sospeso per verificare con esami medici lo stato
di salute mentale e fisica dell'imputato, che è stato giudicato
atto a seguire il procedimento e oggi è tornato in aula.
"Lo stato mentale di Sandor Kepiro non è deteriorato ed è capace di comprendere
ed elaborare le informazioni che arrivano
dall'esterno", ha dichiarato il giudice Bela Varga, citando i risultati degli esami. Tuttavia,
data l'età avanzata, è stato deciso di limitare
la durata delle udienze e quindi il processo
sarà allungato di tre giorni, con il verdetto
atteso il 3 giugno.
Kepiro
è ritenuto uno degli ultimi criminali di guerra
nazisti ancora in vita: è accusato dal Centro
Wiesenthal di aver contribuito al massacro
di almeno 1.200 civili, ebrei e serbi, a Novi
Sad, dove tra il 21 e il 23 gennaio 1942 le
forze filonaziste procedettero all'esecuzione
sommaria di civili innocenti. In particolare,
deve rispondere direttamente della morte di
36 persone. Efraim Zuroff, il direttore del
Centro Wiesenthal, specializzato nella caccia
dei criminale nazisti, ha rintracciato Kepiro
nel 2006, dove è rientrato in tutta discrezione
e con passaporto ungherese nel 1996, dopo
mezzo secolo trascorso in Argentina.
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